Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 22 luglio 2009
Si tratta di poco meno di 150 ha di territorio poste sulla collina ai piedi del Monte Fininchio che discende verso la Vallagarina. Agricoltura intensiva, pascolo ed urbanizzazione avrebbero certamente effetti negativi sulle finalità di tutela per le quali l’area è stata classificata come sito di interesse comunitario. Oltre alle specie faunistiche e vegetali protette sono caratteristici del luogo alcuni prati di orchidee meglio conservati del Trentino. Utilizzando gli incentivi (e le norme in deroga) previste dal Patto territoriale del Leno ora si vorrebbe realizzare nell’area protetta ben due maneggi con relative infrastrutture di servizio, tre depositi attrezzi e l’ampliamento della abitazione e della cantina in via Monte Pipel (intervento che si trascina da alcuni anni). E’ evidente che si tratta di interventi poco significativi per l’economia della zona (i maneggi si possono realizzare altrove), ma che, invece, per la conseguenza di incrementare la presenza umana finirebbero per compromettere la funzione del SIC. Tanto premesso si interroga il presidente della Giunta provinciale per sapere: ─ se l’Amministrazione provinciale non intenda impedire che modesti investimenti economici in un’area tutelata possano compromettere in modo grave le funzioni di tutela della biodiversità in base alle quali il SIC Monte Ghello è stato istituito ed inserito nella Rete internazionale Natura 2000. cons. Roberto Bombarda |
ROBERTO
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